Prendi in mano la tua salute

Prendi in mano la tua salute

Prendi in mano la tua salute

ARTICOLI CORRELATI

Christmas Blues

Festività e Malinconia

Si chiama Christmas Blues quello stato di disagio, caratterizzato da depressione, ansia, insofferenza, stress, insonnia, stanchezza fisica e mentale che accompagna il periodo delle festività natalizie.

Funzione adulta e adolescenza

Genitori, insegnanti, bidelli, medici, allenatori sportivi, ma anche passeggeri della metro o spettatori in un cinema, siamo tutti adulti in ruoli differenti. Ma proprio tutti, in quanto adulti, siamo differenti

E se riscrivessimo la nostra storia!

di Cristina Martinucci – Life Coach, PNL, Lausanne, Svizzera Abbiamo vissuto esperienze di vita che ci hanno segnato come esseri umani. La nostra vita è composta da una serie di magnifiche

Troppa Caffeina?

Presa in in piccole dosi migliora la concentrazione, mentre se presa in dosi eccessive causa la frequenza cardiaca, innalza i livelli pressori e induce uno stato di nervosismo.

La medicina narrativa (anticipazione)

Oggi molto spesso i medici identificano i pazienti non più con il loro effettivo nome, ma con il numero della stanza nella quale risiedono e magari con la patologia di

Effetto Placebo e Nocebo, il potere della mente

Effetto placebo e del suo contrario nocebo Il più vecchio e spettacolare episodio di alternanza, nella stessa persona, di un effetto placebo e del suo contrario nocebo, pubblicato nella letteratura

Leggiamo insieme ad alta voce

Leggere ad alta voce ad un bambino, anche molto piccolo, accompagnarlo a scoprire la magia del libro, delle immagini, dei suoni è un regalo, un dono che gli facciamo oltre

Effetto Placebo e Nocebo, il potere della mente

medications-257336_1280

Effetto placebo e del suo contrario nocebo

Il più vecchio e spettacolare episodio di alternanza, nella stessa persona, di un effetto placebo e del suo contrario nocebo, pubblicato nella letteratura scientifica, è quello descritto nel 1957 da Bruno Klopfer, psicologo tedesco. Un signore di nome Wrigth, affetto da un tumore a uno stadio avanzato, chiese al suo medico curante di essere trattato con un farmaco sperimentale. Dopo un’unica iniezione “il tumore si sciolse come una palla di neve su una stufa bollente” scrisse il medico nella cartella clinica. Poco tempo dopo, il signor Wright, ormai ristabilito, lesse casualmente un articolo che parlava dell’inefficacia di quel farmaco nei tumori. Wright peggiorò di lì a pochi giorni. Agli esami presentò metastasi. A quel punto il medico iniettò al paziente dell’acqua raccontandogli di aver ricevuto una nuova versione del farmaco stavolta efficace. Le metastasi scomparvero!

Non sappiamo come andò a finire la storia di Herr Wright, ma sappiamo che negli ultimi cinquant’anni sono stati pubblicati più di cento lavori clinici e sperimentali per cercare di comprendere ciò che è incontrovertibile: il manifestarsi di effetti positivi o negativi nella fisiologia di una persona che ha ricevuto acqua fresca credendo fosse un farmaco, oppure che è stato oggetto di buone o cattive parole. Martina Amanzio, della Facoltà di Psicologia di Torino, e Fabrizio Benedetti, anche lui torinese e autorità internazionale sul placebo, rivedendo gli studi che hanno testato i farmaci anti-emicrania, hanno registrato che nel gruppo placebo la frequenza di effetti avversi è elevata, cosa che non dovrebbe accadere con l’assunzione di pillole inerti; ma la parte più intrigante della storia è che gli effetti avversi sono gli stessi del farmaco testato. E cioè, negli studi che hanno testato i farmaci anticonvulsivi, il gruppo placebo ha mostrato anoressia e disturbi della memoria, i tipici effetti avversi degli anticonvulsivi. Così, negli studi che hanno testato gli antinfiammatori non steroidei (i FANS), gli effetti avversi prevalenti sono stati nausea e disturbi gastrointestinali, tipici di questi farmaci.

La spiegazione di questo fenomeno è da ricercare nelle aspettative delle persone, che sono state (correttamente) informate sui possibili effetti collaterali dei farmaci: l’informazione e l’ aspettativa hanno prodotto la peculiarità dei sintomi. Ma non è solo questione di aspettativa. Il primo studio sugli animali che ha mostrato l’influenza di un placebo sul sistema immunitario è stato quello di Robert Ader, pioniere della Psiconeuroendocrinoimmunologia: nel 1975 egli dimostrò che ratti condizionati dall’assunzione di saccarina combinata con un potente immunosoppressore (ciclofosfamide), anche quando ricevevano solo saccarina manifestavano i segni dell’immunosoppressione. Ci sono quindi forme di condizionamento che non arrivano alla coscienza e che comunque producono effetti. Anche per questo c’è interesse per un possibile uso clinico dell’effetto placebo. Benedetti ha dimostrato che è possibile produrre un effetto placebo positivo in malati di Parkinson, prolungando gli effetti dei farmaci con pillole placebo, oppure in sportivi, prolungando, con gli stessi mezzi, gli effetti di uno stupefacente. Ma che accade nel nostro cervello? L’applicazione delle tecniche di neuroimmagine ha dimostrato l’esistenza di una doppia via: una per il placebo e l’altra per il nocebo. La prima attiva il cosiddetto circuito del premio e del piacere, la seconda quella dell’ansia. La prima si basa sull’attività della dopamina e degli oppioidi, la seconda su quella della colecistochinina.

L’Aspettativa riduce il dolore

È documentato da alcuni anni che l’aspettativa – e quindi il valore che il soggetto attribuisce a un evento doloroso incombente – condiziona il livello di intensità con cui viene percepito.
Ad esempio, se allo stesso soggetto si applica una fonte di calore che viene dichiarata essere di grado inferiore rispetto a quella precedentemente applicata, questa aspettativa riduce l’attivazione delle aree cerebrali coinvolte nella ricezione e decodificazione del dolore e quindi, pur avendo ricevuto uno stimolo doloroso intenso (calore di 50 C° in una mano), il soggetto lo percepisce come meno intenso, o, meglio, intenso, quanto si aspettava che fosse (48 C°).

Di Francesco Bottaccioli

SPECIALISTI IN EVIDENZA

  • Foto del profilo di Dott. Massimo Carotenuto
    attivo 4 anni, 1 mese fa

    Chirurghi Generali, Medici di Base

    • Via Lepanto 95 - Pompei
    telefono
  • Foto del profilo di Dr. Giandomenico Mascheroni
    attivo 4 anni, 1 mese fa

    Endocrinologi, Medici di Base, Medico Certificatore

    • Via Petrarca 53 - Carnago
    telefono
  • Foto del profilo di Dott. Flavio Della Croce
    attivo 4 anni, 1 mese fa

    Psicoterapeuti, Medici di Base

    • Via Sacconi 1 - Borgonovo Val Tidone
    telefono
  • Foto del profilo di Dr. Sergio Ettore Salteri
    attivo 4 anni, 1 mese fa

    Medici di Base, Chiropratici, Posturologi

    • Via Vial di Romans 8 - Cordenons
    telefono
  • Foto del profilo di Dott.ssa Emanuela Costantino
    attivo 4 anni, 1 mese fa

    • Via Gallinara 2/B - Cagliari
    telefono

PATOLOGIE CORRELATE

Attacco di panico

Cosa si intende per attacco di panico? Si intende come la manifestazione improvvisa di una forte paura accompagnata da un’altrettanto intensa sintomatologia fisica pur in assenza di un reale pericolo
Alcolismo

Alcolismo

L’alcolismo è una vera e propria malattia, per come si presenta, per i disturbi che causa, per i sintomi che procura al paziente. Si usa il termine Alcolismo quando i

Sindrome di Menière

La sindrome di Menière è un disturbo dell’equilibrio caratterizzato da “attacchi” ricorrenti e imprevedibili, che comportano la comparsa di intense vertigini, associate a riduzione dell’udito, fischi e brusii. Ogni attacco

Cefalea a grappolo

La cefalea a grappolo è una forma primaria di mal di testa che si caratterizza per la modalità con la quale si manifestano gli attacchi, che si concentrano appunto “a

Disturbo da alimentazione incontrollata

Il disturbo da alimentazione incontrollata è un disturbo del comportamento alimentare che si caratterizza per l’incapacità nel controllare l’assunzione di cibo, che si traduce nel ripetersi più o meno frequente

Depressione post-partum

La depressione post partum è un disturbo dell’umore caratterizzato da sintomi sovrapponibili a quelli della depressione maggiore e che si differenzia da quest’ultima essenzialmente per il fatto di insorgere nella
L'anorgasmia

Anorgasmia

L’anorgasmia è la sindrome con la quale si indica la difficoltà ad avere orgasmi anche dopo una normale stimolazione sessuale. L’intensità e la frequenza di orgasmi nelle donne sono variabili

Emicrania

L’emicrania è una cefalea primaria che si manifesta con attacchi ricorrenti di mal di testa di intensità moderata o severa, di durata variabile dalle 4 alle 72 ore, intervallati da

Tumori cerebrali

I tumori cerebrali sono tumori rari che possono essere di tipo primitivo, ossia originare nel cervello, oppure formarsi come metastasi secondarie di neoplasie a carico di altri organi, come il

Malattia di Alzheimer

La malattia di Alzheimer è la più comune e severa patologia degenerativa del cervello, caratterizzata da un progressivo decadimento delle funzioni cognitive (in particolare, della memoria e del linguaggio), associato
CULTURA E SALUTE
 
AGGIORNAMENTI
 
PERCORSI
 

la tua pubblicità
in esclusiva SU
MY SPECIAL DOCTOR

completa il form e sarai ricontattato da un nostro responsabile