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Immersioni, le regole fondamentali

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idratazione

“La stagione fredda è arrivata. Meno ore di luce, temperature rigide, pioggia frequente e tutta una serie d’intemperie, inducono molti di voi appassionati dell’endurance a rifugiarvi tra le mura di strutture come la nostra, in grado di supportarli adeguatamente nel training invernale. E’ entusiasmante l’energia che ci passate quotidianamente e l’impegno che mettete durante i vostri training! Attenzione però, praticare sport in un ambiente chiuso, comporta inevitabilmente un cambiamento nelle esigenze fisiologiche del corpo sottoposto al training. Facciamo attenzione innanzitutto all’idratazione! Vediamo come”

Valentina

Devi sapere che
Per riuscire a migliorarti, sia in allenamento che in gara, è necessario sapere come idratarti prima, durante e dopo ogni performance.
Lo stato di idratazione è infatti un fattore molto importante tanto per la tua salute, quanto per la prestazione sportiva e poiché l’organismo adulto è composto fino al 50-60% d’acqua, tutte le funzioni corporee dipendono dal corretto stato di idratazione.

Performance sportiva: cosa succede al tuo corpo
Durante le prestazioni gli atleti spingono il proprio corpo al limite delle sue potenzialità. In assenza di una corretta idratazione risulta impossibile esprimere al meglio le proprie capacità prestative. Durante un’attività intensa il corpo con la sudorazione perde liquidi e sali basici che andranno poi recuperati. Per quanto riguarda il reintegro è corretto pesarsi prima e dopo ogni allenamento, così da sapere l’esatta quantità di liquidi consumati e da poterli reintegrare in giusta misura. Il segreto è bere poco più di quanto perso, per esempio se si perdono 1,5l si dovrebbero bere 2l d’acqua.
In sostanza, una maggiore idratazione permette una prestazione migliore e un veloce recupero. Questo vale primariamente per le discipline sportive di endurance ad alta intensità come il triathlon.

Nuoto, corsa, ciclismo
In tutte e tre le discipline del triathlon infatti un’idratazione insufficiente comporta il rischio di abbassamento dei livelli di resistenza e forza muscolare. Generalmente un nuotatore dovrebbe consumare circa mezzo litro d’acqua ogni 40 minuti di allenamento. È bene dunque avere sempre un paio di bottigliette d’acqua sul bordo vasca, da sorseggiare durante le brevi pause della sessione di allenamento. Per quanto riguarda corsa e ciclismo, i parametri sono meno definiti, ma è buona norma avere sempre con sé dell’acqua da poter bere a piccoli sorsi durante l’allenamento.

Cosa e quanto bere
In commercio si trovano moltissime bevande energetiche e integratori, ma la bevanda ottimale deve contenere potassio e magnesio, perchè durante la sudorazione vengono persi questi sali essenziali al funzionamento muscolare. Attenzione a non esagerare, bere troppa acqua semplice ad esempio comporta maggior lavoro per i reni, i quali per svolgere la loro funzione necessitano di sodio e potassio, e dato che il primo è solitamente in eccesso nella dieta mentre il secondo in difetto, un eccessivo lavoro da parte dei reni comporterebbe l’utilizzo di potassio necessario ai muscoli.

Quando bere
Non è possibile stabilire dei tempi standard d’idratazione, le variabili soggettive sono tante ed è sempre molto importante ascoltare il proprio corpo e seguire la sensazione di sete. Come linea guida diciamo che è giusto bere prima di uno sforzo fisico per prevenire una futura disidratazione, che è giusto bere durante lo sforzo fisico ma a piccoli sorsi per permettere una migliore assimilazione e che è giusto reintegrare ciò che si è perso durante l’allenamento.

Fonte: Tri60

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