Lo chef Vincenzo Canoro è conosciuto e apprezzato nell’ambito dell’alimentazione raw-vegan, soprattutto per l’idea di alimentazione che, attraverso i suoi piatti, cerca di trasmettere a quanti vogliano approcciarsi a un nuovo tipo di dieta. Libero ricercatore nel campo dell’alimentazione naturale, lo chef Canoro organizza eventi e workshop con dimostrazioni culinarie dove protagonisti sono i frutti della terra così come ci vengono offerti dalla natura, privi di qualunque manipolazione, il più possibile autentici. E’ soprattutto la freschezza degli alimenti, infatti, che garantisce e preserva il nostro stato di salute e lo chef ci spiega perchè.
Vegano dal 2008 e crudista dal 2012: come mai ha deciso di cambiare alimentazione?
Il passaggio dalla dieta vegana è avvenuto da un giorno al’altro. Con il senno di poi ho capito che il mio corpo era già pronto al cambiamento e io fino ad allora stavo solo procastinando inconsapevolmente un’abitudine alimentare errata. Il passaggio invece a un regime dietetico crudista è stato leggermente più complicato: negli ultimi mesi prima del passaggio al crudo, infatti, il mio organismo chiedeva continuamente farinacei e improvvisamente ho avvertito l’esigenza di ripulire il corpo, disintossicarlo da certi alimenti. Dopo un digiuno completo di tre giorni, ho iniziato a nutrirmi di solo cibo crudo, frutta principalmente. Ho seguito dapprima una dieta di transizione, per poi arrivare all’80% di crudo.
Quali i benefici riscontrati con il passaggio a una dieta crudista?
Il primo aspetto positivo che ho riscontrato è stato una disponibilità energetica molto più alta: all’epoca lavoravo nei campi e mi sono accorto che la fatica compariva sempre più tardi. Attraverso lo studio e la ricerca, ho capito che il corpo lavora molto meglio quando si mangia poco, perchè i processi digestivi sono più veloci e richiedono meno energia: le cellule sono più efficienti e lavorano meglio, permettendo una maggiore resistenza fisica. Un altro beneficio è stato la risoluzione di un problema che mi affliggeva da anni, quello delle vene varicose. Eliminando gli alimenti di origine animale, ho avvertito un sensibile miglioramento, ma il problema è scomparso con il crudo.
Quando si è sviluppata la passione per la cucina?
Sono completamente autodidatta, ho lavorato in passato nella polizia penitenziaria, quindi non ho una formazione specifica in ambito culinario, ma la passione per il crudismo mi ha stimolato a intraprendere questa nuova strada. tutto è nato per caso, ho organizzato una presentazione sull’alimentazione vegana-crudista a Firenze con buffet che è stato apprezzato moltissimo. Da lì ho iniziato a partecipare a fiere con stand gastronomici di portate preparate al momento che attiravano moltissime persone incredule del fatto che certi piatti fossero crudi e non cotti. Quello che mi preme sottolineare è far capire è che la ricetta deve essere sì gustosa, ma soprattutto salutare.
Alimentazione vibrazionale, cosa significa?
L’alimentazione vibrazionale si basa sul principio che l’uomo è una ricetrasmittente di vibrazioni energetiche la cui intensità determina lo stato di salute. Un livello vibrazionale troppo basso si ripercuote sul piano fisico con la comparsa delle malattie. Tale soglia viene particolarmente condizionata da pensieri ed emozioni: sentimenti come angoscia e paura determinano un affossamento del livello vibrazionale; fiducia e ottimismo invece elevano la vibrazione. Anche l’alimentazione svolge un ruolo importante: il cibo vivo possiede un elevato livello vibrazionale, soprattutto quello fresco, vegetale, crudo e biologico che ha un’alta carica e apporta grandi benefici alla nostra salute.
Molti sono scettici riguarda l’alimentazione crudista e reputano impossibile nutrirsi unicamente di prodotti crudo. Come stimolarli al cambiamento, con quali piatti o ricette?
Il primo consiglio è un invito a riflettere sul fatto dallo svezzamento n poi il senso del gusto ha subito un processo di alterazione progressiva a causa di un’alimentazione non adatta al nostro organismo. Ci vuole del tempo per abituarsi a una sana alimentazione: occorre pianificare una dieta di transizione magari iniziando i pasti principali con una porzione di insalata mista e che fornisce preziosi enzimi per favorire la digestione; inoltre è importante aumentare il consumo di frutta, purchè lontano dai pasti, per evitare che gli zuccheri tendano a fermentare nello stomaco producendo alcool.
Le piace sperimentare in cucina? Quali gli ingredienti prediletti?
Utilizzo verdure e frutta fresca e secca, proponendo vellutate di spinaci o zucca in cui adopero anche avocado e anacardi, oppure lasagne di zucchina con salvia e pesto di basilico, oltre ai classici spaghetti e dolci crudisti. La mia cucina riporta l’essenziale, cerca di includere gli ingredienti così come sono stati preparati da madre natura: la trasformazione del cibo non potrà mai migliorare il cibo stesso.
Recentemente ha dichiarato di non utilizzare più medicine perchè non ne ha bisogno grazie all’adozione della dieta vegana-crudista. In che modo l’alimentazione può influire sullo stato di salute e scongiurare la comparsa o l’evolversi di malattie?
Gli alimenti crudi vengono innanzitutto digeriti con molta più facilità e questo permette al corpo di disporre di energia sufficiente per attivare processi volti all’eliminazione delle scorie metaboliche. La fibra vegetale è poi importante per nutrire la nostra flora batterica intestinale, sede dell’80% circa del sistema immunitario. Averla il più possibile in equilibrio rende il nostro corpo un terreno non fertile per i batteri.
Oltre a cucinare lei è ricercatore nell’ambito dell’alimentazione naturale. Cosa significa?
Mi affascina lo studio e la ricerca perchè mi permettono di affinare l’attività divulgativa in maniera sempre più precisa, completa e incisiva. I miei studi vertono su argomenti alternativi rispetto alla scienza ufficiale. Sull’alimentazione ho trovato tantissimo materiale scientifico che conferma la validità dell’alimentazione vegetale. Su questo aspetto sto appunto scrivendo un libro.