Prendi in mano la tua salute

Prendi in mano la tua salute

Prendi in mano la tua salute

ARTICOLI CORRELATI

Flourochinoloni: quando è meglio evitarli

Tutti gli antibiotici vanno usati con cautela, soltanto se prescritti dal medico per trattare un’infezione batterica di una certa importanza, che non potrebbe guarire da sola, e vanno assunti seguendo

Strategie utili per curarsi al meglio

Dover assumere regolarmente farmaci per tenere sotto controllo una o più malattie croniche è un’esigenza abbastanza comune, ma altrettanto comune è scordarsene di tanto in tanto o commettere qualche errore.

Metodi di avvelenamento: glucosidi cardioattivi

L’overdose di questi farmaci è di tipo cronico ed è dovuta quasi sempre ad un’incauta terapia. Le reazioni possono essere viste come un’esagerata espressione delle loro proprietà farmacologiche. Una volta

Flourochinoloni: quando è meglio evitarli

flourochinoloni

Tutti gli antibiotici vanno usati con cautela, soltanto se prescritti dal medico per trattare un’infezione batterica di una certa importanza, che non potrebbe guarire da sola, e vanno assunti seguendo con attenzione le indicazioni relative a dosaggio, tempi e modalità di somministrazione. L’uso di alcuni antibiotici, tuttavia, richiede più cautela di altri perché gli effetti collaterali che potrebbero derivare dalla loro azione nell’organismo sono particolarmente severi.

Tra questi ci sono i fluorochinoloni: una classe di antibiotici ad ampio spettro (ossia efficaci contro un esteso numero di batteri Gram+ e Gram-), utilizzati da oltre 30 anni per la cura di infezioni batteriche gravi e pericolose per la vita, soprattutto a carico delle vie respiratorie e urinarie, dell’apparato gastrointestinale e delle ossa.

Oltre agli eventi avversi già noti di questi farmaci, due revisioni effettuate dall’agenzia europea dei medicinali (EMA, European Medicine Agency) e dall’analogo ente statunitense (FDA, Food and Drug Administration) nel corso del 2018 hanno evidenziato criticità rilevanti aggiuntive che impongono di limitare l’uso dei fluorochinoloni somministrati per via sistemica (ossia per bocca, attraverso iniezioni o per via inalatoria) esclusivamente alle situazioni in cui non siano disponibili alternative terapeutiche efficaci per eliminare dall’organismo infezioni così gravi da mettere il paziente in pericolo di vita.

Già nel mese di novembre, l’EMA aveva segnalato che l’assunzione di fluorochinoloni per via sistemica può associarsi a eventi avversi severi e invalidanti, di lunga durata e potenzialmente permanenti, a livello dei muscoli, delle ossa, delle articolazioni e del sistema nervoso, in aggiunta a quelli già noti a carico dell’apparato gastrointestinale (rischio diarrea grave, soprattutto da Clostridium difficile) e cardiaco (con controindicazione all’uso in persone affette da sindrome del QT lungo e/o bradicardia, ossia battito cardiaco lento).

Questi gravi effetti indesiderati degli antibiotici fluorochinolonici in commercio (ciprofloxacina, levofloxacina, lomefloxacina, moxifloxacina, norfloxacina, ofloxacina, pefloxacina, prulifloxacina e rufloxacina) includono infiammazione e rottura dei tendini (in particolare, il tendine d’Achille della caviglia), dolore o debolezza muscolare e dolore o gonfiore alle articolazioni, difficoltà a camminare, neuropatia e parestesie (sensazione di spilli e aghi, bruciore ecc.), stanchezza, depressione, problemi di memoria, disturbi del sonno, della vista e dell’udito, alterazione del gusto e dell’olfatto.

La comparsa di gonfiore e lesioni a livello dei tendini possono manifestarsi entro due giorni dall’inizio del trattamento con un antibiotico fluorochinolonico oppure dopo diversi mesi dalla sua interruzione, ed è proprio questo lungo intervallo tra assunzione della terapia e comparsa dell’effetto collaterale che per molti anni ha impedito ai medici di comprendere l’effettiva correlazione tra i due eventi e, quindi, la rilevanza del rischio associato all’impiego di questi farmaci.

La probabilità che si verifichino gli eventi avversi citati è maggiore nelle persone con più di 60 anni, in chi ha già problemi a livello muscoloscheletrico o renale o ha ricevuto un trapianto d’organo e in chi sta assumendo o ha assunto da poco anche un farmaco a base di corticosteroidi per via sistemica (per bocca, iniezioni, inalazione) o a livello articolare (infiltrazioni) per il trattamento di altre patologie.

Ma non è finita. Poco prima di Natale, la FDA ha aggiunto un’ulteriore e più allarmante motivazione per limitare il più possibile l’uso dei fluorochinoloni. Secondo le verifiche effettuate dall’agenzia statunitense, infatti, il trattamento con questi antibiotici è associato anche a un aumento del rischio di disseccazione e rottura dell’aorta: la principale arteria del corpo che raccoglie il sangue ossigenato in uscita dal cuore e lo distribuisce a tutto l’organismo.

A rischiare maggiormente eventi di questo tipo (che pongono la persona interessata in immediato pericolo di vita e che rappresentano pertanto un’emergenza medica assoluta) sono soprattutto gli anziani e chi presenta o è a rischio di sviluppare aneurismi dell’aorta, come le persone che soffrono di aterosclerosi, ipertensione arteriosa e/o di alcune condizioni genetiche predisponenti come la sindrome di Mafran e la sindrome di Ehlers-Danlos.

In tutti i casi citati, i fluorochinoloni non devono essere usati, a meno che non rappresentino l’unica classe di farmaci disponibile per trattare un’infezione potenzialmente letale, e il loro eventuale impiego va comunque sempre strettamente monitorato dal medico.

Tutte le persone in terapia con antibiotici fluorochinolonici per via sistemica devono seguire le indicazioni del medico, senza interrompere spontaneamente il trattamento, e segnalare subito l’eventuale insorgenza di sintomi quali:

  • dolore o infiammazione al tendine d’Achille (o altri tendini);
  • dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento o debolezza a braccia e gambe o altre parti del corpo;
  • forte dolore dietro lo sterno o nella parte alta della schiena (simile a quello dell’infarto), che si irradia al collo, alle spalle e alla mandibola;
  • forte dolore addominale o nella parte bassa della schiena, che si irradia alle gambe.

Fonte

SPECIALISTI IN EVIDENZA

  • Foto del profilo di Dott. Cristiano Crisafulli
    attivo 4 anni, 1 mese fa

    Diabetologo, Medici di Base, Internista

    • Via Vittorio Emanuele II 181 - Acireale
    telefono
  • Foto del profilo di Dr. Vittorio Margutti
    attivo 4 anni, 1 mese fa

    Ortopedici, Medici di Base

    • Via Marco Simone Poli 1 - Guidonia Montecelio
    telefono
  • Foto del profilo di Dr. Virgilio De Bono
    attivo 4 anni, 1 mese fa

    Medici Estetici, Medici di Base, Dermatologi

    • Via Ripense 4 - Roma
    telefono
  • Foto del profilo di Dr. Domenico D'Angelo
    attivo 4 anni, 1 mese fa

    Otorinolaringoiatri, Medici di Base, Medico Competente

    • Via Pola 5 - San Prisco
    telefono
  • Foto del profilo di Dott.ssa Francesca Vittorelli
    attivo 4 anni, 1 mese fa

    Terapeuta, Agopuntori, Medici di Base

    • Corso Andrea Palladio 134 - Vicenza
    telefono

PATOLOGIE CORRELATE

Candidosi orale

La candidosi orale, detta anche mughetto, è una condizione caratterizzata dall’accumulo sulle mucose orali del fungo Candida albicans. Si tratta di un agente patogeno infettivo e resistente, che può proliferare

Ipertensione

In base a quanto stabilito dalle linee guida ESH-ESC, l’ipertensione arteriosa è definita dal riscontro di valori di pressione sistolica (massima) ≥ 140 mmHg e/o di valori di pressione diastolica

Cefalea

La cefalea, il cosiddetto “mal di testa”, è probabilmente la forma più comune di dolore. Si tratta di un dolore cronico o ricorrente che interessa varie strutture del capo, come

Dispareunia

Si definisce dispareunia un dolore genitale persistente che si verifica nella donna poco tempo prima o durante il rapporto sessuale e talvolta ancora presente a rapporto terminato. Il rapporto doloroso

Labirintite

Per labirintite si intende un’infiammazione della struttura dell’orecchio interno chiamata labirinto. A volte il termine labirintite si riferisce ad altri problemi all’orecchio interno che non sono riferibili a un’infiammazione ma

Laringite

Per laringite si indica l’infiammazione della laringe, il tratto anteriore della trachea, in cui hanno sede le corde vocali e che è l’organo fondamentale della fonazione. In caso di laringite,

Morbillo

Il morbillo è un’infezione virale presente in ogni parte del mondo; è una malattia che colpisce solo l’uomo, non esistono riserve animali, non esiste uno stato di portatore asintomatico. L’OMS

Stiramenti e strappi muscolari

In ordine crescente di gravità, un muscolo può essere colpito da una contrattura, uno stiramento o uno strappo. Nel primo caso il tessuto muscolare si contrae, nel secondo si allunga

Uveite

L’uveite è una condizione oculare determinata dall’infiammazione dell’uvea, il tessuto dell’occhio posto sotto la sclera (parte bianca del globo oculare), comprendente l’iride (parte centrale ad anello che delimita il foro

Sincope

Con il termine sincope ci si riferisce a un episodio di svenimento, ossia a un’improvvisa perdita dei sensi, che può interessare persone di qualunque età e che può essere indotta
CULTURA E SALUTE
 
AGGIORNAMENTI
 
PERCORSI
 

la tua pubblicità
in esclusiva SU
MY SPECIAL DOCTOR

completa il form e sarai ricontattato da un nostro responsabile