Permette di mantenere un sorriso brillante e un alito più fresco e gradevole, con indubbi vantaggi nelle relazioni interpersonali e lavorative ed effetti positivi sull’autostima. Riduce il rischio di dover sopportare sofferenze significative a causa di disturbi gengivali e danni dentali e delle cure odontoiatriche necessarie per eliminarli. Permette di risparmiare quantità non trascurabili di denaro, che possono essere meglio impiegate per attività piacevoli, viaggi, acquisti necessari o per seguire corsi che aumentano conoscenze e competenze. Accanto a questi innumerevoli e diversificati vantaggi, l’igiene orale quotidiana, accurata e frequente, sembra oggi poterne offrire di ulteriori e particolarmente rilevanti sul fronte della salute cardiaca.
Stando ai risultati di un recente studio pubblicato sull’European Journal of preventive Medicine, una delle riviste scientifiche della Società Europea di Cardiologia (ESC), lavare bene i denti più volte al giorno permetterebbe di ridurre anche il rischio di sviluppare due delle patologie cardiache più diffuse nella popolazione a livello globale: la fibrillazione atriale (l’aritmia cardiaca di più frequente riscontro, che può manifestarsi già a partire dai 35-40 anni, in modo isolato o in associazione ad altre patologie cardiovascolari) e insufficienza cardiaca (malattia più tipica dell’età avanzata, nella quale il cuore perde gradualmente la propria capacità di pompare il sangue nei vasi sanguigni, determinando un progressivo deterioramento dello stato fisico generale e della capacità di svolgere le attività quotidiane).
A questa conclusione i ricercatori dell’Ewha Womans University di Seoul (Corea) sono arrivati monitorando per più di un decennio oltre 161mila persone inserite nel database del Korean National Health Insurance System, uno dei sistemi assicurativi che garantiscono la copertura sanitaria ai cittadini coreani. Le persone considerate nello studio, avevano un’età compresa tra 40 e 79 anni ed erano prive di fibrillazione atriale e insufficienza cardiaca al momento dell’arruolamento, avvenuto nel 2003-2004. Ogni partecipante è stato sottoposto a un’accurata valutazione clinica preliminare, con raccolta di informazioni relative a peso, altezza, presenza/assenza di malattie, stile di vita, stato di salute della bocca e comportamento nei confronti dell’igiene orale.
Durante il periodo di osservazione, 4.911 partecipanti (corrispondenti al 3,0% del totale) hanno sviluppato fibrillazione atriale, mentre 7.971 (pari al 4,9%) hanno ricevuto una diagnosi di insufficienza cardiaca. Entrambe le patologie sono notoriamente favorite da una molteplicità di fattori di rischio, come l’età, il sesso, il livello di esercizio fisico, il peso corporeo, il consumo di alcolici, lo stato socioeconomico e la presenza di altre patologie che possono direttamente o indirettamente interferire con la funzionalità del cuore. Depurando l’analisi da tutti questi fattori potenzialmente confondenti, i ricercatori hanno rilevato che il livello di igiene orale mantenuto nei 10,5 anni di follow-up poteva avere un impatto significativo indipendente sulla salute cardiaca. In particolare, è stato osservato che le persone che si lavavano i denti almeno tre volte al giorno (ossia, indicativamente, dopo ciascuno dei pasti principali) presentava un rischio inferiore del 10% di sviluppare fibrillazione atriale e del 12% di sviluppare insufficienza cardiaca.
Trattandosi di uno studio osservazionale, i dati ottenuti non sono sufficienti per stabilire un nesso causale certo tra igiene orale e propensione a essere interessati da queste due patologie cardiache né, tanto meno, per risalire ai meccanismi alla base dell’effetto protettivo di un più assiduo lavaggio dei denti. Tuttavia, sulla scorta di informazioni fornite da studi precedenti, è possibile ipotizzare che lo spazzolamento più frequente e accurato possa rimuovere un maggior numero di batteri dal solco gengivale (placca) prevenendone/riducendone il passaggio nel sangue. Ciò permetterebbe di mantenere un minor livello di infiammazione dell’organismo in generale, con ripercussioni positive per il cuore e per tutto l’apparato cardiovascolare.
Al momento, non si può affermare con certezza che lavarsi i denti almeno tre volte al giorno permetta di ridurre effettivamente il rischio di fibrillazione atriale e insufficienza cardiaca, ma in attesa di nuovi studi può essere in ogni caso vantaggioso curare con più attenzione l’igiene orale, in considerazione degli innumerevoli benefici che comunque derivano dal mantenimento di una migliore salute della bocca.
Fonti
- Chang Y, Woo HG, Park J, et al. Improved oral hygiene care is associated with decreased risk of occurrence for atrial fibrillation and heart failure: A nationwide population-based cohort study. Eur J Prev Cardiol. 2019.
- Meyre P, Conen D. Does tooth brushing protect from atrial fibrillation and heart failure? Eur J Prev Cardiol. 2019.