All’Ospedale San Giuseppe Di Milano la vita e l’arte vengono alla luce grazie a “Curarsi ad Arte”, percorso espositivo di cura e cultura giunto alla seconda edizione. Presso il Reparto Materno-Infantile della struttura da qualche giorno è possibile ammirare una serie di dipinti realizzati dagli studenti dell’Accademia di Brera sul tema della luce. Secondo il paradigma del “welfare culturale”, arte e cultura migliorano la qualità di vita dei pazienti, riducendo i costi di ospedalizzazione, degenza e medicalizzazione: non a caso, tra gli obiettivi dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018 è in primo piano quello di valorizzare il contributo della cultura al benessere dei cittadini della Ue.
L’iniziativa
Alla presenza dell’Assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, è stata inaugurata la mostra “Curarsi ad arte – La luce” proprio il 13 dicembre, giorno che celebra santa Lucia, considerata protettrice della vista. Lanciato nel 2016 grazie alla collaborazione tra il noto ospedale milanese e il prestigioso Istituto artistico, il progetto nasce come originale esperimento di “museo diffuso” all’interno di luoghi deputati alla cura e, dopo il successo della prima edizione, è tornato anche quest’anno con un focus specifico sulla luce. Esattamente nei corridoi del Reparto Materno-Infantile, dove nuove vite vengono “alla luce”, sono infatti esposte le opere realizzate dagli studenti di Brera.
Prosegue così il sodalizio virtuoso tra Arte e Medicina, che, da un lato, permette a giovani artisti di esporre e farsi conoscere; dall’altro crea un’inedita possibilità di fruizione culturale, portando l’arte al di fuori dei suoi “templi” classici e avvicinandola ad un pubblico particolare: quello degli utenti e degli operatori sanitari che ogni giorno popolano i corridoi di un grande ospedale italiano. A ciò si aggiungono le sempre più numerose evidenze che confermano come l’arte e il bello possano esercitare un effetto benefico sui pazienti, favorendo il processo di cura e, al tempo stesso, riducendo ansia e depressione.
Benefici della cultura sulla salute
“Oggi esistono studi che mostrano l’effetto della cultura sulla qualità di vita e sul benessere psicologico, ma anche la sua efficacia nei più vari ambiti clinici”- conferma Pier Luigi Sacco, professore di Economia della cultura presso l’Università IULM di Milano-. Si va diffondendo l’idea di un possibile paradigma di “welfare culturale” che, con interventi opportunamente declinati, è in grado di produrre un miglioramento delle condizioni delle persone assistite, riducendo allo stesso tempo i costi di ospedalizzazione, degenza e medicalizzazione, e liberando risorse che possono essere utilizzate, tra gli altri scopi, per coprire questi stessi interventi, che quindi di fatto si autofinanzierebbero. Per arrivare a un simile risultato, occorrono nuove esperienze pilota, non più come accaduto finora su scala ridotta, ma con numeri significativamente più ampi”.
A differenza del 2016, per l’edizione di quest’anno è stato assegnato agli studenti un tema da sviluppare: la luce. “Da parte nostra, ci è sembrato quindi logico e naturale offrire come spazio espositivo il Reparto materno infantile del San Giuseppe”- conclude Daniele Schwarz, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo MultiMedica -.Questo reparto, negli ultimi anni, ha saputo riconquistare un ruolo da protagonista nell’ambito della natalità milanese, raggiungendo una quota prossima ai 1.500 parti annui. Non solo, ha contribuito a far ottenere all’Ospedale San Giuseppe il riconoscimento dei due Bollini Rosa dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna (ONDA). Risultati resi possibili grazie anche a numerosi interventi di riqualificazione e ammodernamento: dal nuovo blocco- parto con vasca per il parto in acqua, all’attivazione di una terapia intensiva neonatale di secondo livello, per citare solo alcuni esempi”.
Per saperne di più
Le opere esposte sono state realizzate da: Flavia Albu, Marta Galbusera, Raffaele Greco, Maddalena Lusso, Anna Mangone, Michele Oppizzi. La selezione è stata effettuata dal Comitato Scientifico composto da: Franco Marrocco, Direttore Accademia Belle Arti di Brera; Daniele Schwarz, AD Gruppo MultiMedica; Giuseppe Bonini, Preside del Dipartimento di Arti Visive, Accademia Belle Arti di Brera; Roberto Casiraghi, Docente del Dipartimento di Arti Visive, Accademia Belle Arti di Brera; Alessandra Chiarello, Direttore Marketing e Comunicazione, Gruppo MultiMedica; Sergio Harari, Presidente Associazione Peripato; Alberto Mugnaini, Curatore e critico d’arte; Pierluigi Sacco, Ordinario di Economia della Cultura, IULM/Special Advisor del Commissario Europeo alla Cultura/Visiting Scholar, Harvard University; Carmen Sommese, Direttore Sanitario Aziendale, Gruppo MultiMedica