Cos’è la fibromialgia?
La fibromialgia è una condizione permanente che colpisce milioni di persone nel mondo. Le persone che ne soffrono hanno muscoli doloranti e rigidi, ma non si evidenziano anomalie dalle radiografie o dalla maggior parte dei test di laboratorio. I medici la diagnosticano in base ai sintomi e a un esame clinico. Sebbene la fibromialgia non danneggi le articolazioni o gli organi, i dolori e l’affaticamento costanti possono davvero avere un duro impatto sulla vita quotidiana.
I Sintomi
Il segno tipico della fibromialgia è il dolore muscolare avvertito in tutto il corpo. In genere sono anche presenti altri sintomi.
- Affaticamento
- Disturbi del sonno
- Ansia o depressione
- Dolore articolare e intorpidimento o formicolio
I Punti Dolenti
Una delle caratteristiche uniche della fibromialgia sono le zone specifiche del corpo che, se pressate, fanno male. Le persone sane avvertirebbero solo la pressione esercitata sui propri muscoli. Il sintomo del dolore è generalmente accusato da tutti i pazienti.
Poiché tradizionalmente nessun test di laboratorio o radiografia possono confermare una diagnosi di fibromialgia, si potrebbe pensare che il dolore non sia reale ma piuttosto “presente nella loro testa”. Oggi il mondo medico riconosce la realtà del dolore da fibromialgia.
La ricerca avanza l’ipotesi che il dolore possa essere causato da un problema del corpo nella percezione del dolore.
Quali le persone a rischio?
Le donne tra i 25 e i 60 anni hanno le maggiori probabilità di sviluppare la fibromialgia. Ancora non se ne conosce la ragione ma sembra che le donne abbiano 10 volte più probabilità di contrarla rispetto agli uomini.
A livello di ricerca si ritiene che le cause potrebbero essere genetiche, anche se ancora non si conoscono i geni che ne sarebbero responsabili.
L’affaticamento è il secondo sintomo più comune. Un sintomo da non confondere con la normale stanchezza che segue una giornata impegnativa, ma di una persistente sensazione di stanchezza.
Le persone con fibromialgia possono accusare stanchezza anche al mattino dopo molte ore di sonno notturno. La stanchezza può essere maggiore in alcuni giorni limitando il lavoro le varie attività in casa o fuori, facendo peggiorare la qualità di vita della persona.
Le molte le teorie avanzate ma la ricerca non è ancora in grado di determinarne la causa principale in modo chiaro. Alcune teorie spiegano la malattia come causata da squilibri ormonali o chimici che alterano la capacità percettiva del dolore da parte dei nervi.
Altre teorie teorizzano che un evento traumatico o uno stress cronico possano aumentare le probabilità.
La maggior parte degli esperti accredita l’ipotesi che la malattia possa essere causata da un insieme di fattori concomitanti.
La Fibromialgia nella vita quotidiana
Il dolore e la stanchezza persistenti possono rendere la persona irritabile, ansiosa e depressa, con difficoltà a restare concentrata sul lavoro, a prendersi cura dei propri figli o a tenere il passo con le faccende domestiche, ad esempio.
L’attività fisica, la cura delle diverse attività, la cura dei propri hobbies possono diventare iniziative gestibili tra molte difficoltà. Il paziente appare esausto e di umore difficile, tanto da incidere anche sui rapporti sociali. I trattamenti, anche se non risolutivi, sono in grado di alleviare i sintomi migliorando la qualità di vita del paziente.
La Diagnosi
Alla visita medica è bene che il paziente sia in grado di indicare al medico i punti del corpo maggiormente dolenti, descrivendo dettagliatamente il dolore e le sue manifestazioni come intensità, periodicità, ed anche i sintomi associati come affaticamento, problemi del sonno o sintomi d’ansia. Il medico potrebbe prescrivere un esame del sangue per la fibromialgia e altri test per escludere eventuali altre condizioni cliniche.
Avere aiuto nel trattamento della Fibromialgia
Un tempo i reumatologi, i medici specializzati nell’artrite, erano gli unici a curare i pazienti affetti da Fibromialgia. Oggi, la condizione ha catturato l’attenzione di un’ampia gamma di operatori sanitari. Molte persone vengono curate dai loro medici di base. Ci si può rivolgere ai gruppi di supporto locali e agli ospedali per un elenco di esperti di fibromialgia nella propria zona.
I Triggers, fattori di attivazione
Un primo passo importante per prevenire e contrastare i sintomi per sentirsi meglio consiste nell’individuare quei fattori che maggiormente potrebbero far insorgere o peggiorare i sintomi della malattia. I triggers comuni includono:
– Clima freddo o umido
– Attività fisica insufficiente o anche eccessiva
– Fatica fisica
– Sonno insufficiente
Sonno
Molte persone affette da fibromialgia accusano un sono disturbato, con difficoltà ad addormentarsi o spesso risveglio durante la notte.
Spesso i pazienti lamentano un sonno superficiale e mai profondo e ristoratore, talvolta dando luogo ad un circolo ripetitivo di sonno insufficiente/dolore e viceversa, che tende a far peggiorare lo stato di salute.
Depressione
Quasi un terzo delle persone affette da fibromialgia soffre anche di depressione maggiore al momento della diagnosi. Con sintomi come difficoltà a concentrarsi, sentirsi senza speranza e avere poco interesse per le proprie attività preferite.
La ricerca sta indagando su varie ipotesi, tra le quali che la depressione possa essere causata dal dolore cronico e dal protrarsi della stanchezza, o che depressione unitamente a un’insolita sensibilità al dolore siano il risultato di un’alterata chimica cerebrale.
I Farmaci
L’obiettivo del trattamento è ridurre al minimo il dolore, i disturbi del sonno e i problemi dell’umore. Per alleviare i sintomi, il medico può consigliare come gli antidolorifici da banco o da prescrizione come l’amitriptilina.
I farmaci da prescrizione che trattano specificamente il dolore della fibromialgia includono:
- duloxetina
- milnacipran
- pregabalin
Attività Fisica
L’attività fisica può ridurre il dolore e migliorare la forma fisica. Fare esercizio solo tre volte a settimana può alleviare la stanchezza e la depressione, ma farlo in modo moderato. Camminare, fare stretching e fare acquagym sono ottime soluzioni per iniziare.
La Dieta
La scelta alimentare può avere un ruolo nella fibromialgia, ma non lo stesso ruolo per tutti. Per alcuni pazienti alimenti o ingredienti, come l’aspartame, il glutammato monosodico, la caffeina e i pomodori, sembrano peggiorare i sintomi per alcune persone. Conviene individuare nella propria dieta quali alimenti possono rappresentare dei fattori scatenanti dei sintomi, tenendo un diario degli alimenti ammessi nella dieta o sospesi per verificarne gli effetti sui sintomi.
Il Massaggio
Strofinare, e massaggiare le parti dolenti può aiutare ad alleviare il dolore. Sessione regolari da circa 20 minuti ognuna possono certamente far parte del trattamento.
Agopuntura
Questa pratica tradizionale cinese utilizza sottili aghi inseriti nei punti chiave del corpo per ripristinare il flusso di energia. Dal punto di vista medico, il processo può influenzare i nervi, i muscoli e il tessuto connettivo. Molti pazienti traggono beneficio da questo trattamento.
Nebbia fibrosa
Talvolta i pazienti lamentano una difficoltà a concentrarsi, un sintomo definito come “fibro nebbia” , che può essere mitigato da un trattamento per il dolore e l’insonnia , ma anche da un’abitudine del paziente a prendere nota scritta delle cose da tener presenti o ricordare , e ad esercitare la propria attenzione leggendo libri o risolvendo cruciverba.
Fatica
È uno dei fattori scatenanti più comuni delle riacutizzazioni. Anche se non si può eliminare del tutto lo stress dalla propria vita, lo si può almeno ridurre. Individuare quali sono i fattori di maggiore stress cercando di evitare quelli più dannosi. Utilizzare eventualmente discipline di aiuto come lo yoga, la meditazione e altre tecniche di rilassamento, mettendo da parte attività o fatiche non necessarie, alleggerendo i fattori di stress.
I Miglioramenti
Molte persone affette da fibromialgia scoprono che i loro sintomi e la qualità della loro vita migliorano molto quando trovano un trattamento efficace e adattano il loro comportamenti e le proprie abitudini. La maggior parte delle persone è in grado di lavorare e svolgere le normali attività.